ELEPHANT CAMP E OKONJIMA

Qui inizia il nostro viaggio alla scoperta della fauna di questo magico paese, animali esotici e colorati che ci affascinano e ci fanno un po' paura!

Abbiamo appena lasciato dietro di noi il deserto del Namib e ci spingiamo con prepotenza verso nord est, direzione: l'Elephant-Human Relation Aid (EHRA), un'associazione che si occupa dei conflitti tra gli elefanti del deserto che occupano la regione e i popoli namibiani che vivono nei dintorni - una convivenza non facile visti i numerevoli incidenti per mano dei grossi pachidermi, che hanno distrutto abitazioni e raccolti.

Arriamo al campo base dove la guida ci parla del loro ambizioso progetto, delle attività organizzate e ci mostra l'incantevole campeggio che mandano avanti. Decidiamo di partecipare ad un "elephant tracking" (30€ a testa) e ci mettiamo sulle tracce degli elefanti della zona, la guida ci spiega come localizzarli grazie ai agli escrementi e alla loro consistenza (non dovrete prenderli in mano se non volete!). Dopo un bel po' di giri sbuca lui all'orizzonte, bello come il sole ed enorme:

Cerchiamo altri esemplari, sempre stalkerando i loro escrementi, ma non abbiamo troppa fortuna, quindi torniamo a quella che sarà la nostra "casa" per stanotte. 

La notte trascorre irrequieta, segnata dall'esagerata solitudine di questo luogo e da un dettaglio tutt'altro che trascurabile: la nostra tenda, scossa dal vento, riproduce con un realismo da Oscar il rumore di passi sulla ghiaia. Non nascondo di aver pensato ad almeno 10 modi per disarmare un eventuale incursore nella nostra tenda, farlo fuori e scappare senza essere beccati!

La luce del giorno riporta la serenità nei nostri animi e si apre davanti a noi un'alba tinta di rosso, così bella che non pensato di fare una foto (lo definisco sinonimo di qualità questo).

Lasciamo questo luogo incantato e ci dirigiamo verso un altro paradiso per gli amanti del safari: l'Okonjima Reserve, un parco perfetto per l'osservazione dei leopardi (le guide vantano una probabilità del 50% di beccarli durante i tracking), ma anche di giraffe, facoceri e addirittura pangolini (ma questi ultimi sono difficilissimi da scovare purtroppo).

Qui ricevo un regalo FANTASTUPENDO dal mio caro ragazzo che dopo 10 giorni di roof-camping mi dona una magica notte in un lodge vista savana: MOLTO MOLTO BELLO. A renderlo ancora più bello è forse la polvere che abbiamo acculato in questi giorni, lo sbatti di fare e disfare la tenda, la sensazione di sporco sotto i piedi - però bello il campeggio eh, siamo due cuccioli avventurosi. Quindi la meraviglia di entrare in questo ambiente così PULITO, con le lenzuola COSì BIANCHE e non uno, ma DUE LETTONI tutti stirati e candidi, mi ha riempito il cuore di felicità e profumo di detersivo.

Qui respiriamo per la prima volta il lusso che la Namibia può offrire (sono comunque 300 bombe a testa a notte) e che non possiamo sicuramente permetterci di assaporare troppo a lungo. Veniamo accolti con un cocktail di benvenuto e ci affidiamo al nostro Lodge Manager per un breve consulto sui safari che ci piacerebbe fare e sul programma culinario che offre il Lodge. 

Partecipiamo ad un safari finalizzato all'osservazione di sua maestà il leopardo, e con grande giuoia riusciamo persino ad assistere ad un scena di caccia. Oltre a lei, era una femminuccia, incrociamo giraffe, zebre, facoceri, gnu e springbok, la concentrazione di animali è impressionante, sopratutto considerando quanto sia vasto il parco. Il tutto si conclude con un aperitivo vista savana al tramonto.

Qualche foto che riassume queste magiche 24 ore: 

Non posso che straconsigliare entrambe le esperienze, se non avete il budget per una notte in quell'INCREDIBILE lodge, c'è sempre l'opzione campeggio nello stesso parco.

VOTO GENERALE: 9 e mezzo

🟢PAESAGGIO: 10

🔴ECONOMICO: 4

🟢SICUREZZA E ACCOGLIENZA: 9

🟢*FUTTIBECCITÀ : 2 (costoso ma non futtibeccio)

*futtibeccità: il futtibecciu è un meraviglioso termine coniato dal geniale popolo sassarese (Sassari caput mundi è la mia città di origine) e letteralmente indica una persona che fregherebbe anche un vecchietto, un infame insomma. Questo KPI di ultima generazione fornisce un’analisi approfondita dei tentativi da parte dei locali di ingannare un forestiero.