Queste sono indubbiamente state 3 settimane intense, meravigliose e strane: in questo viaggio ho conosciuto mille persone stupende, scoperto un popolo dalla storia straziante ma sorridente come pochi, ingurgitato un quantità indefinita di coriandolo (rinnovando il mio odio nei suoi confronti), assisitito ad un incontro di khmer boxing (mi raccomando non chiamiamola muay thai, non è apprezzato in Cambogia); ma sono anche stata in ospedale e ho scoperto il magico mondo delle assicurazioni sanitarie - FACCIAMOLA SEMPRE!!!
Al di là della disavventura in ospedale, è stato un viaggio introspettivo e di riflessione che, di nuovo, ti porta a pensare alla fortuna di essere nata nel lato giusto del globo, inteso come il lato in cui non si devono subire le angherie di un regime totalitario, dove le persone non vengono uccise per il solo fatto di portare gli occhiali, dove la libertà di parola e di espressione c'è ed è tutelata. Non mi vergogno di dire che ho pianto davanti alle fosse dei campi di concentramento di Phnom Pehn, così come ascoltando le testimonianze di chi ha vissuto una guerra tanto assurda e senza senso (per un piccolo approfondimento sulla guerra che ha devastato la Cambogia clicca qui).
Qualche nota pratica:
la moneta locale è il Riel Cambogiano, che viene largamente utilizzato per piccoli acquisti, nei mercati o alle bancarelle, ma conviene avere anche i dollari - agli ATM si possono prelevare entrambi;
molto interessanti i walking tour (io ho prenotato il mio con GuruWalk) a Phnom Penh, le guide sono felici di affrontare argomenti delicati come storia della guerra e politica attuale del paese. Non abbiate paura di fargli domande;
la Cambogia è un paese super economico per quanto riguarda trasporti e alloggi, meno in fatto di cibo e ingressi ai musei;
non consiglierei il noleggio dell'auto: le strade sono abbastanza dissestate e la maggior parte dei cartelli è in cambogiano... in compenso viaggiare in pullman è molto comodo! Ho viaggiato sempre con Vireak Buntham Express, che offre anche tratte notturne con comodi sleeping bus (tratte tra i 9 e i 15$).
Fun Fact: quando prenotate uno sleeping bus non ve ne rendete conto ma in realtà state prenotando un posto (o meglio un lato) di un letto matrimoniale, quindi potrebbe capitarvi di dormire accanto a qualcuno. Essendo i cambogiani comunque un popolo molto rispettoso e sobrio, cercheranno di farvi dormire da soli o al massimo insieme ad una persona del vostro stesso sesso per non crearvi disagi.
In partenza il mio piano prevedeva 5 tappe (Siem Reap, Battambang, Phnom Penh, Mondulkiri e Ratanakiri), ma a causa di una colite imprevista l'ultimo step è stato eliminato e ho avuto modo (forzatamente) di trascorrere molto tempo nella capitale.
In 3 settimane questo il mio itinerario: