BALI

Non voglio stare qui ad ammorbarvi con questa destinazione, anche perché il materiale non manca, quindi mi concentrerò sui momenti e i luoghi salienti.

ALLORA - piccola panoramica - Bali è stupenda, meravigliosa da girare in motorino, ed è esattamente come uno se la immagina: templi e tempietti ad ogni angolo, donne con in testa gli omaggi per le divinità, una natura rigogliosissima, il vulcano sempre presente all’orizzonte, i terrazzamenti di risaie e bla bla bla… insomma, ME-RA-VI-GLIO-SA.

Tra l’altro questa è l’unica isola dell’Indonesia a maggioranza Induista e questo le regala un fascino tutto suo, anche a livello artistico, architettonico e culturale - io mi porterei a casa QUALSIASI COSA, anche quelle colonne in pietra da una tonnellata, che avrei visto perfettamente nel mio salone accanto alla TV! 

Imperdibili a Bali:

• La foresta delle scimmie di Ubud, davvero carina così come le scimmiette che la abitano, che però sono CATTIVISSIME (attenzione).

C’è poi un’attività di cui non si parla abbastanza e che è diventata la nostra ragione di vita durante la permanenza: I MASSAGGI. MA COSA SONO I MASSAGGI DI BALI??? forse l’8° meraviglia del mondo?? ecco cosa sono! Anche perchè essere massaggiati come un vitellino di Kobe costa 3 euro l’ora e si entra in una nuova dimensione di felicità. Una volta usciti dal salone vi sentirete molli e confusi, in crash di relax, e vorrete subito correre a letto tanto sarà la botta di sonno (consigliato post cena).

Quello che invece abbiamo un po’ visto come il lato oscuro di quest’isola, anche se a tratti ci ha anche fatto sorridere, è tutto ciò che sta dietro le incredibili foto che vediamo sui social, perché è tutta finzione e tutto si paga e per tutto c’è una fila di una, due o tre ore.

La famosa e spettacolare foto delle coppie in pose incredibili alla porta del tempio, con sotto il loro romantico riflesso e dietro la cima del vulcano?

‘NA CAGATA! Arrivi lì, paghi l’ingresso, paghi per essere portato in cima, fai 3 ore di fila e poi ti fai ‘ste foto fintissime col fotografo che ti suggerisce le pose e, SPOILERONE, il riflesso che si vede non è altro che uno specchietto posto nella parte bassa dell’obiettivo.

Le ragazze con l’abito lungo e lo strascico che fluttuano sulle altalene con sfondo risaie?

TUTTO FINTO! Arrivi lì, paghi, ti danno un vestito puzzolente che avranno indossato 300 persone sudate prima di te - solo in quella giornata-, c’è un povero indonesiano che ti dà la spinta e via, taaaaaaaac: foto profilo.

Le foto FANTA-SCENOGRAFICHE sotto le cascate?

FINTE FINTE FINTE! Arrivi lì, fila di 2 o 3 ore per salire a tentoni sugli scogli scivolosissimi di questa incredibile cascata, e c’è un povero disgraziato che passa le sue giornata con l’acqua alle ginocchia, cercando di insegnare a persone chiaramente non fotogeniche come posare per avere una nuova foto da spammare su IG.

E potrei fare davvero mille esempi su quanto la nostra società stia diventando tossica e di come, giustamente forse, i Balinesi vogliano monetizzare tutto questo, ma penso di potermi fermare qui in fondo.

Consiglio spassionato: non fatevi intortare col caffè di Luwak, ascoltate la storia, assaggiatelo ma non spendete 50 euro per un simil-arabica, i vostri parenti non sapranno riconoscere la differenza (tratto da una storia vera).

Altro consiglio spassionato: se volete vedere Bali nella sua autenticità evitate la zona di Canggu, che sembra più un parcogiochi per occidentali.

Una lancia bisogna però spezzare a favore di Bali: non c’è posto dell’Indonesia in cui troverete vestiti e in general souvernir altrettanto belli, quindi non state a pensarci troppo, perchè ripeto, non li ritroverete, andate nei mercatini e rifatevi il guardaroba low cost!

Qualche scatto:

VOTO GENERALE: 8

🟢 PAESAGGIO: 8

🟡 ECONOMICO: 7

🟢 SICUREZZA E ACCOGLIENZA: 8

🟠 *FUTTIBECCITÀ : 7 (molti tentativi di fregarti)

*futtibeccità: il futtibecciu è un meraviglioso termine coniato dal geniale popolo sassarese (Sassari caput mundi è la mia città di origine) e letteralmente indica una persona che fregherebbe anche un vecchietto, un infame insomma. Questo KPI di ultima generazione fornisce un’analisi approfondita dei tentativi da parte dei locali di ingannare un forestiero.