Eccola qui, la grande mela cambogiana, in cui prevedevo di rimanere 2 o 3 giorni, che sono invece magicamente diventati quasi 2 settimane, non per mia scelta ovviamente, ma per un piccolo incidente di salute, il quale però mi ha fatto conoscere il magico incredibile mondo degli ospedali cambogiani e di come funzionino realmente le assicurazioni sanitarie quando hai bisogno di loro!
MA PARLIAMO DI LEI, PHNOM PENH: grande, asfaltata, rumorosa e caotica, piena di mercati (in cui potete fare incredibili acquisti), permeata da una strana tristezza che aleggia e che finchè non si visitano i killing fields e la prigione non si può capire fino in fondo.
Ma cosa c'è da fare a Phnom Penh?
Tristemente obbligatoria una visita alla prigione e ai campi di concentramento, qui potreste commuovervi o piangere come una fontana. Nessuno riesce a sorridere in questi luoghi, nessuno urla, la gravità degli eventi che si sono tenuti qui è troppo pesante per permetterti di parlare ad alta voce, esce solo un sussurro soffocato di vergogna per il genere umano.
l'albero davanti alla fosse dove furono uccisi centinaia di bambini, ora ornato da braccialetti colorati
Si percepisce anche l'urgenza da parte di questo popolo di denunciare quanto sia accaduto, perchè quello che è accaduto non lasci mai la mente e il cuore dei visitatori, e così troverete un'audio-guida tradotta in tutte le lingue che potete immaginarvi, con spiegazioni dettagliate di eventi e testimonianze di chi è sopravvissuto a questa guerra folle.
L'ho trovato molto forte, ma necessario.
Un'esperienza top, che mi ha proprio svoltato il viaggio in Cambogia è il walking tour tramite Guruwalk: un semplice tour della città a piedi con una guida del luogo, felicissima di spiegare la storia e la cultura della cambogia, così come anche la politica e la situazione attuale del paese. Potete fare tutte le domande scomode che avete! Come tutti i tour gestiti da Guruwalk il prezzo lo decidete voi in base a quanto vi ha soddisfatto l'esperienza.
Se poi volete dedicarvi a qualche sito culturale ci sono diversi edifici storici come la Pagoda Argentata, il Palazzo Reale, ma anche il museo di arte Khmer, veramente impressionante per la sua collezione. A tutti i siti si accede con circa 10$ per sito.
Avendo poi io diverso tempo a mia disposizione, mi sono data ai dintorni, visitando l'Isola della Seta, situata proprio davanti alla città, dove la maggior parte della popolazione si occupa, per l'appunto, della fabbricazione di capi di seta. L'isola può essere visitata a piedi o con un "tour" in tuktuk.
Durante il weekend si tengono gli attesissimi incontri di Kun Khmer, una sorta di Muay Thai - si dice che quella che noi chiamiamo Muay Thai non sia altro che scopiazzatura della ben più antica lotta cambogiana - a cui è possibile assistere. Lo spettacolo è molto divertente, si tiene presso gli studi televisivi e viene trasmesso sui canali nazionali.. potrebbe essere una buona occasione per diventare famosi in Cambogia!
Locandina + incontro:
Ultima esperienza degna di nota, la visita al centro "Daughters of Cambodia", che si occupa di "salvare dalla strada" ragazzine coinvolte nel traffico della prostituzione. Le ragazze imparano l'inglese, producono bijotteria poi venduta ai turisti, partecipano a corsi per estetiste, parrucchiere, possono studiare ed essere libere. Lo sfruttamento della prostituzione è una piaga abbastanza importante della capitale... Consiglio una visita e magari una bella pedicure (7$)!
Mi sento di consigliare anche qui l'ostello in cui sono stata, l'Onederz, che, qui come a Siem Reap, organizza tutte le attività possibili e immaginabili e vanta una bellissima piscina sul tetto! 6$ a notte.
VOTO GENERALE: 8
🟡PAESAGGIO: 7
🟢ECONOMICO: 9
🟢SICUREZZA E ACCOGLIENZA: 8
🟢*FUTTIBECCITÀ : 3 (non c'è pericolo e nessuno vi darà fastidio)
*futtibeccità: il futtibecciu è un meraviglioso termine coniato dal geniale popolo sassarese (Sassari caput mundi è la mia città di origine) e letteralmente indica una persona che fregherebbe anche un vecchietto, un infame insomma. Questo KPI di ultima generazione fornisce un’analisi approfondita dei tentativi da parte dei locali di ingannare un forestiero.