“Purtroppo” questa è una di quelle volte - poche/pochissime, intendiamoci - che mi tocca dar ragione al mio caro ragazzo.
Io non ci volevo manco andare a Komodo, mi sembrava una fanta-turistata, di quelle che proprio ti ricordano le gite di 3° media, con valanghe di turisti, per lo più nordici magari, tutti bianchi e/o ustionati… insomma mi immaginavo LO SCHIFO.
Invece ragazzi, devo dire che questa è stata la gita più bella che potessimo fare, un posto magico con sabbia bianchissima, lo snorkeling tra la barriera corallina, le mante giganti e le tartarughe marine, la spiaggia rosa, i cattivissimi draghi di Komodo (che penso vengano sedati, perchè in effetti non erano così cattivi)... comunque, UN SOGNO
Per arrivare a Komodo, bisogna atterrare all’aeroporto di Labuan Bajo, un paesello molto molto carino, dell’isola di Flores. Consigliatissimi i tramonti dal punto panoramico della cittadina.
Per esplorare il parco naturale consiglio di affidarsi ad un’agenzia locale che organizza gite di uno o più giorni, perché per quanto mi piacciano le avventure fai da te, in alcuni casi sono davvero complicatissime, soprattutto in mancanza di mezzi pubblici.
Il parco è composto da 3 isole principali (Komodo, Padar e Rinca) e da tanti piccoli e dolcissimi atolli si spiaggia bianca e acqua cristallina.
La maggior parte delle gite include una tappa a Komodo, famosissima per i suoi “draghi”, una a Padar, una a Taka Massakar (una lingua di sabbia candida in mezzo al mare celeste), e presso i Manta e Turtle point.
Mi sento di dire che siamo stati molto fortunati con la nostra agenzia - che poi il termine “agenzia” forse è un po’ too much, è una persona che guida una barchetta in sostanza - in termini di scelta dei luoghi e orari per le diverse tappe:
Siamo arrivati a Padar quando il sole era ancora basso e c’eravamo praticamente solo noi. Quest’isola è famosa per le 3 spiagge (una rosa, una bianca e una nera) che si possono ammirare, dopo un breve trekking, dalla collinetta più alta dell’isola
Sempre a Padar abbiamo potuto fare il bagno alla spiaggia rosa, che è di una bellezza fuori dalla scala di normale bellezza che usiamo ogni giorno, anche questa deserta
Panorama dal punto più alto di Padar
Padar, spiaggia rosa
Seconda tappa la maestosa Isola di Komodo, con i suoi famosi abitanti. Che dire, sono dei lucertoloni di 3 metri di lunghezza capaci di divorare una preda pari all’80% del proprio peso (un esemplare maschio pesa circa 90 chili, io ne peso 50… fate voi i conti), di saltare con uno slancio di 2 metri e mezzo e di sentire l’odore di sangue a 5 chilometri di distanza (consiglio spassionato: non andate lì col ciclo ecco).
FUN FACT 1: per ragioni di sicurezza non si può girare l’isola senza una guida, ma l’unica arma di difesa di quest’ultima, nel nostro caso uomo magrolino di mezza età, è un bastone di legno, uno strumento che sembra risultare molto FASTIDIOSO alle nostre lucertole giganti
FUN FACT 2: l’isola accoglie anche un villaggio di pescatori e a quanto pare non è raro ritrovarsi un drago di Komodo in casa mentre si cucina
FUN FACT 3 (il più esilarante): l’antidoto per il morso del drago non si trova sull’isola, ma a Labuan Bajo, a un’ora e mezza di barca di lì. Se si viene morsi si hanno 4 ore prima di morire
Eccolo qui!
Il re dell'isola, probabilmente in piena botta di abbiocco post pranzo
Lo Snorkeling. ALLORA, a me lo snorkeling fa cagare, non capisco cosa ci sia di così divertente nello stare ore sott'acqua a guardare i pesci. Ma questo perché non avevo mai visto una barriera corallina FANTA-INCREDIBILE come quella che circonda Taka Massakar. è una cosa impossibile da descrivere: abbiamo visto coralli di ogni genere e forma e colore, pesci stranissimi, stelle marine appuntite e a quanto pare molto velenose (perché ricordiamoci che in Indonesia le insidie sono ovunque). Il tutto poi coronato da questa lingua di spiaggia bianchissima, tanto che col riflesso del sole era difficile da guardare per troppo tempo, e un’acqua incredibilmente celeste… eravamo quasi commossi
Un simpatico abitante della barriera corallina
La lingua di sabbia bianca per eccellenza di Taka Massakar
Manta e Turtle point.
Uno dice ti fai il bagno con le mante, vabbè ok, figo, ma boh insomma.. e INVECE NO AMICI, anche qui mi sbagliavo, perché?
perchè non sapevo che le mante fossero dei bestioni con 4 metri di apertura alare, e una simpatica faccina che le fa sembrare sempre felici, quindi è sconvolgente ritrovarsele accanto, a fluttuare con quel particolare movimento, che tra l’altro le rende velocissime, cioè non ci si può stare dietro!
Più simpatiche e alla mano invece le nostre amiche tartarughe, che abbiamo stalkerizzato con passione in quel mare stupendo.
Bellissima tartarughina
Vi consiglio di prenotare una di queste gite in loco, direttamente a Labuan Bajo.
L'offerta è tanta e i prezzi sicuramente più contenuti di quello che si trova online. Per darvi un'idea noi abbiamo speso circa 75€ a persona (pranzo incluso).
VOTO GENERALE: 9 (ma solo perchè non abbiamo potuto fare la gita di più giorni - causa malesseri intestinali vari)
🟢PAESAGGIO: 10
🟡 ECONOMICO: 7
🟢SICUREZZA E ACCOGLIENZA: 9
🟢*FUTTIBECCITÀ : 3 (quasi nessun tentavo di truffa)
*futtibeccità: il futtibecciu è un meraviglioso termine coniato dal geniale popolo sassarese (Sassari caput mundi è la mia città di origine) e letteralmente indica una persona che fregherebbe anche un vecchietto, un infame insomma. Questo KPI di ultima generazione fornisce un’analisi approfondita dei tentativi da parte dei locali di ingannare un forestiero.